BRIOCHE AL PROFUMO DI VANIGLIA


Quanto spesso vi innamorate??

Ho passato molti anni della mia vita con gli occhi semi chiusi, con il cuore inaridito da emozioni cupe ..faticavo moltissimo a trovare la meraviglia, era come se il mio cuore avesse perso le ali, era più semplice trovare la fatica attorno a me e non percepivo magia nei piccoli gesti..sorridevo poco e spesso ho provato forti sensazioni di peso e oppressione, come se qualcuno mi tenesse chiusa in una gabbia..
Ma come spesso accade da grandi dolori nascono profonde trasformazioni, le salite ci regalano la bellezza delle discese e credo fermamente che nessun'ostacolo nella vita arrivi a caso..tutte le situazioni che viviamo portano in sè grandi insegnamenti..
Tutti noi abbiamo passato profonde e sane crisi, sí sane, perchè senza i periodo di crisi vivremmo sempre la medesima vita, come a galleggiare in un piccolo stagno, senza conoscere la forza della corrente che può cambiare nel bene e nel male la nostra condizione..Certo i periodo faticosi non sono semplici, assolutamente, ma a volte bisogna abbandonarsi a viverli anche se si sente che il fondo è vicino..perchè arrivati in fondo c'è solo una direzione da percorrere..la risalita!!
E normalmente la risalita è forte, consapevole, si fonda su nuove radici e se abbiamo la pazienza di attendere con consapevolezza, cercando di non rifare gli stessi errori, ecco che nascerà un nuovo fiore, una nuova persona!!
E ricordando la celebre canzone dei Beatles...Let it be..a volte lasciare che accada è la cosa più saggia che si possa fare, tutto procede, tutto passa e spesso tutto con il tempo si trasforma..

Beh, da quando sono rinata, parecchi anni fa, il mio cuore ha ritrovato nuova sensibilità verso tutto ciò che è bellezza, nuove vibrazioni e mi innamoro molto molto facilmente...non tanto delle persone, ma dei luoghi, delle immagini, dei profumi, della natura, dei piccoli momenti magici..e cerco attorno a me tutto l'amore che posso darmi!!
In questi giorni ho ripreso in mano la mia cara pasta madre, un po' trascurata viste le ripetute assenze dell'estate e piano piano abbiamo ritrovato la nostra attività..in una calda giornata estiva mi sono messa ad impastare con lentezza e presenza, una brioche alla vaniglia..accarezzare l'impasto liscio, morbido che profuma di burro mi ha fatto innamorare un altra volta, attendere, rimpastare, attendere nuovamente, con lentezza e pazienza, il cuore che sussulta e la felicità del momento presente.
Ho immaginato di essere in un meraviglioso cascinale antico, minimal, con la cucina a legna e le colline a fare da contorno alle finestre, mi sono vista con indosso un grembiule di lino beige, leggermente stropicciato e un tavolo di legno segnato dagli anni imbandito con the caldo e marmellate di ogni genere..le bambine che giocano accanto a me sul freddo pavimento di pietra e mio marito che legge un giornale su una sedia a dondolo un po' scricchiolante..
Che dire...mi sono persa in questo nuovo amore!!

Quindi prima di prendere un piccolo periodo di pausa dalla mia cucina abituale e trasferirmi nella mia micro cucina sul van..in cui mi dovrò accontentare di maggior semplicità e un piccolo fornellino da campeggio vi lascio la ricetta di questa brioche semplice che spero faccia sognare un po' anche voi..










INGREDIENTI:

- 500 gr farina di farro spelta tipo 2
- 120 gr di pasta madre rinfrescata o 8/10 gr lievito di birra secco attivo
- 125 ml di latte appena tiepido
- 70 gr zucchero di canna
- 1 pizzico di sale
- 2 uova grandi
- 60 gr di burro di ottima qualità
- 30 gr di burro salato
- 1 cucchiaio di essenza di vaniglia o i semi di una bacca di vaniglia

Mescolate in una ciotola la farina con il sale e lo zucchero.
Sbattete leggermente le uova nel latte
Sciogliete delicatamente la pasta madre in un po' di latte preso dalla dose, poi iniziate ad incorporare la farina alternata al burro e al composto di latte e uova, continuate ad impastare finché il composto non inizia a prendere forma, aggiungete anche la vaniglia e proseguite.
Se utilizzate una planetaria, lavorate sempre a velocità minima, se lavorate a mano siate delicati, ma decisi allo stesso tempo.
Quando avrete ottenuto una palla liscia, morbida e omogenea lasciatela riposare coperta da un canovaccio pulito per una mezz'ora e poi trasferite nel frigorifero per almeno 10 ore, meglio se per tutta la notte.
Trascorso questo tempo riportate a temperatura ambiente e lasciate lievitare ancora un paio d'ore poi infarinate una spianatoia di legno e lavorate dolcemente l'impasto fino a darle la forma da voi preferita. Io ho allargato leggermente l'impasto e poi l'ho arrotolato a formare una sorta di treccione che poi ho inserito in un vecchio stampo in alluminio da budino precedentemente imburrato, ma potete utilizzare uno stampo da plumcake oppure fare delle piccole brioche mono porzione.
Spennelate la superficie con uovo e latte leggermente sbattuto e guarnite a piacere con granella di zucchero o zucchero di canna.
Se avete pazienza attendete ancora una mezz'ora e poi infornate in forno già caldo a 180/190 gradi per 45/50 minuti.
Fate raffredare su una gratella da pasticcere, nel frattempo preparatevi un buon the e per i più golosi come noi, spalmatela di burro e marmellata..
Se avanza non preoccupatevi, nei giorni a seguire sarà ottima tostata in padella e inzuppata!!

Per la versione con lievito di birra:

Sciogliete il lievito di birra nel latte e procedete come sopra per l'impasto.
I tempi di lievitazione saranno leggermente più brevi, basteranno anche solo 4/5 ore, ma se volete ottenere dei buoni risultati e avete un pochino di pazienza lasciate lievitare a lungo lo stesso, senza eliminare la fase frigorifero, in questo modo anche il lievito di birra dà le sue grandi soddisfazioni.





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