PANE MULTICERALI


Tempo fà, in un post, ho scritto che secondo me per progredire era necessario fare un passo indietro, regredire verso una vita più semplice, più consapevole, meno immediata..Volgere lo sguardo al passato e tornare a far tesoro dei racconti dei nostri nonni e genitori...
Mai come in questi giorni sento vivo questo mio pensiero, forse è proprio la vita che ci vuole insegnare qualcosa in questo senso, ci viene chiesto di rallantare, ci viene concesso del tempo per coltivare le relazioni più intime nelle nostre case, a me sembra un dono immenso in tutto questo dolore che ci circonda..
Fare la spesa una volta a settimana o anche meno, imparare ad organizzare dei pasti semplici, con pochi ingredienti, evitare gli sprechi e fare tesoro di tutto ciò che nasconde la nostra dispensa..come se fosse un giardino segreto..
Mai come in questi giorni cerchiamo di produrre in casa tutto quello che ci serve e ogni volta è una nuova sorpresa, perchè sono sempre le cose semplici a farci gioire.

Dicono che per fare il pane, serva tanta tecnica e preparazione, non sono cosí esperta per conoscere tutte queste tecniche, ma credo che sia cosí bello provare, lasciarsi guidare da qualche buon libro, da qualche tecnica semplice e creare qualcosa con le nostre mani...qualcosa di meravigliosamente imperfetto, ma pieno d'amore.
Se penso a mia nonna quando faceva il pane, credo che a guidarla fosse unicamente il cuore, la passione e la necessità...proprio come noi in questo strano periodo..il solo gesto di impastare ci aiuta a tirare fuori i pensieri più pesanti, ci permette di respirare profondamente e in qualche modo di dare un senso alle nostre fatiche..per non parlare del profumo del pane in cottura, credo abbia un affetto terapeutico, pensate a quando passate davanti ad una panetteria e sentite il profumo di pane caldo avvolgervi come in un abbraccio, non vi sentite in paradiso?? io sí, credo che se esistesse un olio essenziale al profumo di pane caldo lo userei sicuramente per profumare la mia casa...

Questo è un pane semplice, alla portata di tutti, un pane compatto, che vi durerà molti giorni se lo conservate in un sacchetto di carta posizionato a sula volta da un sacchetto di stoffa o meglio di plastica. 
Potete anche tagliarlo e conservarne una parte in freezer, e prima di consumarlo passarlo qualche minuto in forno a 100 gradi in questo modo recupererà la sua croccantezza.
Io l'ho fatto con farine miste perchè volevo recuperare avanzi vari di farina, ma potete benissimo farlo con un solo tipo di farina, in questo caso vi consiglio una farina di grano duro perchè la più facile da lavorare per chi non è troppo abituato a panificare.

Provate per credere e poi fatemi sapere...se utilizziamo bene questo tempo "sospeso" sarà comunque  tempo ben speso e di questo ne sono certa!!!!



INGREDIENTI:

300 gr di farina di farro
200 gr di semola di grano duro
150 gr di farina si segale
150 gr di farina di grano tenero tipo 2
7 gr di lievito di birra liofilizzato attivo in alternativa 1/2 cubetto di lievito di birra fresco
1 cucchiaino da te di malto d'orzo
2 cucchiaini da te di sale integrale
480 ml acqua

Pesare le farine e mescolatele con una frusta a mano o con la planetaria.
Pesare l'acqua in una brocca.
Prendete due cucchiai di farina dal totale e trasferiteli in una ciotola, unite il lievito, il malto d'orzo e qualche cucchiaio d'acqua, mescolate fino ad ottenere un pre impasto il cosí detto "lievitino", lasciate riposare per almeno 30 minuti, finchè non sarà raddoppiato in volume.
A questo punto, intiepidite l'acqua rimasta ( mi raccomando non dev'essere calda, ma appena tiepida)
e iniziate ad impastare insieme alla farina rimasta da parte, aggiungete il lievitino e continuate ad impastare, per ultimo unite il sale e procedete finchè l'impasto non è ben amalgamato ( potrebbe tornarvi utile un tarocco, classica spatola da impasti che vi consente di staccare l'impasto dalla spianatoia e amalgamarlo al resto).
Se necessario infarinate leggermente la spianatoia e continuate a impastare utilizzando il palmo della mano, siate decisi, ma senza lacerare l'impasto per cui controllate la vostra forza.
Ora a distanza di circa 30 minuti l'uno dall'altra dovrete procedere con qualche giro di piega: sollevate il bordo della pasta e piegatelo verso di voi sul centro, a questo punto girate l'impasto di 1/4 e piegate di nuovo verso il centro, andate avanti cosí fino ad ottenere un impasto ben amalgamato e liscio. Fate un paio di giri, poi coprite con una ciotola capovolta e lasciate riposare per una mezz'oretta, poi ripetete l'operazione...per almeno 3/4/ volte!
Trascorso questo tempo, trasferite l'impasto in una grande ciotola, leggermente infarinata, sigillate con pellicola alimentare o semplicemente con un canovaccio umido e trasferite in frigorifero per almeno 6/8 ore ( spesso io impasto la sera e poi alla mattina cuocio il pane).

Tirate fuori l'impasto dal frigorifero e dategli il tempo di ritornare a temperatura ambiente per almeno un paio d'ore.

Accendete il forno a 250 gradi, modalità statica.
Io in genere cuocio il pane in una veccia pentola di ghisa, se ne avete una , posizionatela nel forno a scaldare.

Trasferite la pagnotta su un foglio di carta forno, datele la forma che più vi piace ( siate delicati e non sgonfiatela eccessivamente), fate un paio di incisioni con un coltello molto affilato o meglio ancora una lametta...una spolverata di farina e via in cottura!

Tirate fuori la pentola di ghisa, attenzione che è rovente, adagiate la carta forno al suo interno, coprite e mettete in forno. Cuocete i primi 20 minuti a 250 gradi e i successivi 30 minuti a 200 gradi, sfornate  e lasciate raffreddare su una gratella da forno.

Se non avete una pentola in ghisa potete utilizzare una teglia normale, e aggiungere un paio di cubetti di ghiaccio in una ciotolina sulla base del forno, per creare un po' di vapore che aiuta a sviluppare bene la crosta.

Buona panificazione a tutti....

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